I cestini, installati in imprese, scuole, università e uffici pubblici, permettono la raccolta e il riciclo di bicchierini e palette di plastica, e bottigliette in PET erogate dai distributori automatici con l’obiettivo di dar loro nuova vita trasformandoli da rifiuti a risorse
In Italia sono già 10.000 i cestini RiVending installati vicino ai distributori automatici di imprese, scuole, università e uffici pubblici, con cui è possibile raccogliere e riciclare bicchierini e palette di plastica, e bottigliette in PET con l’obiettivo di trasformarli da rifiuti a risorse. Secondo quanto rilevato da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), Corepla e UnionPlast in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, ogni cestino permette in media di raccogliere circa 1.250 bicchieri ogni mese. Questo significa che l’intero progetto è già in grado di gestire circa 150 milioni di bicchieri all’anno, pari ad oltre 450 tonnellate di polistirolo.
RiVending è un’iniziativa di economia circolare nata nel 2019: un ciclo virtuoso di recupero e riciclo in cui gli oggetti in plastica, prelevati dai distributori automatici, vengono trasformati per essere nuovamente utilizzati. A fianco del distributore automatico viene posizionato uno speciale contenitore nel quale gettare bicchieri e palette in plastica dopo l’uso. Tubi rigidi presenti al suo interno e collegati al coperchio accompagnano la caduta dei bicchieri favorendone l’impilamento uno dentro l’altro.
A partire dal 2020, il progetto si è allargato anche al recupero delle bottiglie in plastica. Per questa particolare tipologia di consumo risulta particolarmente importante mettere in campo sempre più progetti di recupero e riciclo, soprattutto educativi, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi che l’UE ha posto per i prossimi anni.
“La Direttiva UE sulla Plastica Monouso infatti – commenta Ernesto Piloni, Presidente di Venditalia Servizi che gestisce il progetto RiVending – impone agli Stati membri di riciclare entro il 2025 almeno il 77% di bottiglie in PET che dovranno essere prodotte almeno per il 25% da PET riciclato. RiVending PET è, quindi, un progetto che darà il suo contributo al raggiungimento di questi ambiziosi traguardi di sostenibilità, coinvolgendo l’intero settore del vending italiano con l’obiettivo di creare un’efficiente economia circolare all’interno del comparto”.
Ad oggi ben 70 gestori vending hanno sottoscritto il disciplinare Rivending e anche diverse primarie aziende, molto attente ai temi della sostenibilità, hanno aderito al progetto, tra cui multinazionali della logistica, dei trasporti e dell’automotive. Entro la fine del 2022, inoltre, è previsto un ulteriore e deciso incremento del numero dei cestini su tutto il territorio nazionale.
La sostenibilità è diventata un argomento fondamentale per il vending, tanto che Venditalia, la principale fiera internazionale della distribuzione automatica in calendario dal 11 al 14 maggio 2022 presso Fieramilanocity, ha dedicato un’intera giornata a questa importante tematica. Sarà un’occasione unica per fare il punto su un valore che il settore ha fatto suo e che sta sviluppando attraverso comportamenti virtuosi di tutta la filiera.