CONFIDA ha presentato in convegno i progetti più virtuosi del territorio: sono 6.600 le aziende green nella provincia, principale distretto italiano della distribuzione automatica
I distributori automatici sposano sempre più la sostenibilità: se ne è parlato al dipartimento di Economia dell’Università di Bergamo in occasione del convegno sulla sostenibilità applicata al vending organizzato da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Da una ricerca di CONFIDA emerge che oggi il 71% delle aziende nazionali del comparto adotta soluzioni di sostenibilità sia ambientale che sociale: dall’impiego di tecnologie di risparmio energetico alla logistica, con mezzi di trasporto ecosostenibili e lo studio di percorsi che riducono l’impatto del traffico nei centri urbani. Per il trasporto degli alimenti si utilizzano contenitori sanificabili e riutilizzabili e nelle vending machine i gestori iniziano a diffondere bicchieri biodegradabili o a basso impatto di C02, promuovendo in parallelo la raccolta differenziata. La svolta ecologica coinvolge anche i prodotti grazie ad un più ampio assortimento di cibi e bevande che comprendono anche prodotti bio, a chilometro zero e adatti a chi soffre di intolleranze alimentari.
IL PROGETTO VENDING SOSTENIBILE. Inoltre CONFIDA, con la collaborazione della Fondazione Sodalitas, ha dato vita al progetto Vending Sostenibile creando una specifica Commissione composta da aziende del settore e creando un marchio e un sito internet (www.vendingsostenibile.com). “Gli obiettivi del progetto – ha spiegato Anna Reina, coordinatrice della commissione Vending sostenibile di CONFIDA – sono la condivisione e la promozione delle best practice delle aziende associate come risposte innovative al mercato per la qualificazione dell’intero settore”.
BERGAMO E VENDING SOSTENIBILE In provincia di Bergamo sono attive 38 aziende di gestione, 3 aziende di fabbricazione di distributori automatici, 2 aziende di sistemi di trattamento dell’acqua per il vending, 1 azienda di software per la distribuzione automatica. Il legame tra il vending bergamasco e la sostenibilità si è ora rafforzato grazie alla partnership stretta fra CONFIDA e Università di Bergamo: portato avanti da cinque studenti che hanno aderito ad un progetto internazionale e sostenuto da GITT (Centro per la gestione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico), il progetto di ricerca “Sustainable Vending Challenges for the future of a fast growing sector” è stato presentato proprio nel corso del convegno di ieri.
A BERGAMO 6.660 AZIENDE ‘GREEN’ La sostenibilità è entrata anche a far parte delle strategie delle imprese Il 27,1% del totale delle imprese italiane hanno effettuato eco-investimenti o investiranno in prodotti e tecnologie green. Dal rapporto GreenItaly 2017 emerge che la regione con il maggior numero di imprese green è la Lombardia con 63.170 imprese che investono in sostenibilità e di queste 6.660 sono nella Provincia di Bergamo. “La distribuzione automatica è una filiera che ha grande attenzione alla valorizzazione dell’interazione tra l’economia e la sua sostenibilità sociale e ambientale. – ha dichiarato Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA – La sostenibilità nel vending è un tema molto ampio che tocca varie fasi dell’attività, dai distributori automatici sempre meno energivori e con componenti ecocompatibili, la gestione efficiente dell’energia e dei magazzini all’interno dell’azienda, la sostenibilità nei trasporti, fino alla scelta dei prodotti alimentari e alla gestione dei rifiuti nell’ottica di un’economia sempre più circolare”.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E SOCIALE. Focus dell’incontro sono stati i progetti ‘green’ sviluppati in anni recenti dalle aziende bergamasche di settore. Tra queste spiccano i casi dell’azienda di gestione Serim e del produttore N&W Global Vending. Con il progetto Vending Zone, Serim mira a “favorire la promozione di corretti stili alimentari tra i più giovani – ha spiegato la responsabile della comunicazione Zana Vuleta – attraverso l’installazione nelle scuole di appositi distributori automatici che conteranno prodotti alimentari freschi, locali, da agricoltura biologica e di provenienza equo e solidale, alimenti a minore densità energetica e maggior contenuto in micronutrienti e antiossidanti quali frutta e verdura fresca in monoporzione, spremute di frutta fresca, yogurt, insalate di cereali, legumi etc”. Il manager per il Sud Europa di N&W Francesco Frova, invece, ha illustrato le caratteristiche delle nuove vending machine ‘green’ fra “eco-design, luci a LED a basso consumo energetico e componenti elettrici ottimizzati, opzione di Energy Saving disponibile nel software”. In più va evidenziato che le macchine sono “prodotti progettati per uno smaltimento a fine ciclo di vita e rispettoso dell’ambiente” e che al loro interno sono installati “sistemi di riciclo e recupero dell’acqua”.