L'articolo del Gazzettino di Conegliano di ieri sta generando seri problemi al settore: invasi i centralini dei gestori della distribuzione automatica accusati tutti indistintamente di evasione fiscale. Le Fiamme Gialle di Conegliano hanno scoperto una maxi evasione di 1,5 milioni di Euro, ma il settore è impegnato sulla qualità.
Apprendiamo, non senza una certa apprensione, dal vostro giornale di ieri, domenica 21 febbraio, della società di Conegliano accusata di non versare le tasse per la gestione dei distributori automatici. Naturalmente, come Confida – Associazione Italiana della Distribuzione Automatica, non possiamo che prendere le distanze da simili comportamenti che rischiano di compromettere l’impegnativo lavoro di qualificazione che portiamo avanti da sempre, in modo particolare dal 2005 con la presentazione della Carta dei Servizi.
“È da questa mattina che i centralini della mia impresa di gestione sono invasi dalle telefonate di clienti e di concittadini che accusano il settore e addirittura la mia azienda di evasione fiscale – ha dichiarato Roberto Sala, titolare della Service Vending di Conegliano e Delegato Regionale di Confida – Associazione Italiana della Distribuzione Automatica per il Veneto – In realtà non è così. Per quanto la descrizione del gestore accusato corrisponda per età e servizi offerti alla mia persona, ho 52 anni e lavoro in scuole e ospedali, non sono assolutamente coinvolto. Non solo, ma sono impegnato in prima persona nell’opera di qualificazione che sta portando avanti Confida, la nostra associazione di rappresentanza e credo che i risultati dimostrino che è importante distinguere tra chi opera in modo disonesto e chi invece è costantemente e quotidianamente impegnato sulla qualità, sull’innovazione e sulla sicurezza alimentare. Non lasciamo la parola a chi delinque, ma diamo valore a quanti nel settore sono impegnati nella sottoscrizione di un Codice di autoregolamentazione che va sotto il nome di Carta dei Servizi. Inoltre noi, persone che rispettano le regole, siamo doppiamente danneggiati. E mi spiego: rispettando le regole, spesso facciamo fatica a vincere gare d’appalto contro chi non rispettando i requisiti della qualità e della sicurezza, abbatte i prezzi e gioca gare al ribasso che mettono in ginocchio il settore e poi nuovamente quando chi viene colto con le mani nel sacco rovina l’immagine anche di chi si comporta con qualità e trasparenza.”
Per la valorizzazione del Settore, CONFIDA ha promosso, la Carta dei Servizi, il progetto per la qualificazione delle proprie imprese associate. I circa 400 gestori iscritti all’Associazione, che rappresentano circa l’80% di un mercato molto concentrato, sottoscrivendo l’impegno di condivisione del progetto si impegnano a perseguire l’obiettivo di rispettare le regole indicate in questo documento per assicurare la qualità del servizio. In parallelo l’Associazione sta sviluppando un programma di formazione per gli associati per far sì che l’iniziativa possa rappresentare non solo un impegno degli operatori nei confronti dei clienti e dei cittadini consumatori, ma anche determinare una forte crescita culturale del settore. In tal modo sarà possibile incrementare sempre di più gli standard di qualità del servizio, di offrire il massimo delle garanzie alla clientela e ai consumatori. L’Associazione inoltre offre anche a tutti i propri iscritti consulenza legale e fiscale sempre in una logica di assoluta trasparenza e legalità.
È naturale che in questo importante lavoro di qualificazione, i comportamenti scorretti vadano puniti perché non possono che ledere l’immagine di quanti invece giornalmente lavorano in qualità, offrendo un servizio di ristoro a prezzi che si sono dimostrati sempre molto sociali e la cui crescita molto spesso è stata inferiore a quella media dell’inflazione.
Non ci pare però corretto affermare, come fate nel vostro articolo, che “quello dei distributori automatici è un settore che si presta a frodi di questo genere…” perché i gestori hanno contratti chiari e definiti con le realtà pubbliche e private presso le quali installano i propri distributori. I sistemi informatici attuali inoltre registrano tutte le transazioni che avvengono nei distributori automatici anche per permettere di eseguire controlli aziendali interni e per monitorare eventuali anomalie dei distributori stessi relativamente agli incassi (es. funzionamento gratis oppure funzionamento con un prezzo diverso da quello esposto) sia relativamente alla merce introdotta (es. caffè erogato con una grammatura superiore alla taratura programmata). Rispetto agli appalti pubblici poi l’Associazione è particolarmente attiva, avendo elaborato le linee di indirizzo per i capitolati d’appalto nel settore del Vending che sono uno strumento che permette di valutare in modo trasparente l’acquisizione del servizio in qualsiasi esercizio pubblico e privato, in termini di bilancio complessivo, includendo cioè nel “contratto” anche aspetti sociali, nutrizionali e l’utilizzo di energie riconvertibili.
Ad oggi il parametro che condiziona maggiormente il rapporto tra gli enti pubblici e la distribuzione automatica è la gara d’appalto. Questo spesso però genera gare al ribasso focalizzate sui prezzi che non sempre rispettano i requisiti minimi in termini di standard qualitativi. Si tratta di una modalità pericolosa che può andare a discapito della salute dei cittadini e, purtroppo, anche dell’immagine dell’intero settore.
Il successo del progetto di qualificazione si può leggere dal deciso aumento dei consumatori, pur in periodo di forte contrazione dei consumi. Si tratta di persone che probabilmente un tempo non compravano alla macchinetta e che oggi, in considerazione della congiuntura economica sfavorevole, scoprono un canale interessante e competitivo in termini di rapporto prezzo/qualità. L’aumento del numero di consumatori nel Vending, si pensa sia dettato in parte dalla crisi che porta a fare scelte di consumo più oculate, ma soprattutto è il risultato dell’ottimo lavoro fatto dai Gestori del settore in questi ultimi anni, indirizzando gli investimenti nell’innovazione tecnologica, nella qualità del prodotto/servizio reso e nella sicurezza alimentare.
Sebbene un italiano su 3 consumi ormai automaticamente (22 milioni di persone), il settore risente della riduzione delle ore lavorative in azienda dovute alla fase economica sfavorevole. Il segno meno nelle consumazioni si deve alla riduzione delle ore lavorate nelle aziende. Se si pensa che ancora circa il 90% delle macchine è distribuito nei luoghi di lavoro, si comprende come il settore risenta immediatamente della situazione congiunturale sfavorevole. Crediamo quindi sia corretto bloccare comportamenti illeciti, ma anche valorizzare quanto di buono il settore fa e ha fatto negli anni e non lasciare che il comportamento scorretto di uno o di pochi rovini l’immagine di quanti lavorano con la massima trasparenza e con la certezza di continuare a fare un servizio per la Società ai massimi livelli di innovazione e qualità. Non è un caso che sia italiana la principale fiera mondiale della Distribuzione Automatica, Venditalia, che si svolgerà a Milano dal 28 aprile al 1 maggio. Una fiera italiana leader nel mondo perché leader a livello internazionale è proprio il nostro Paese con un export del 70% della produzione di macchine. Un Made in Italy che va valorizzato e rispettato come giustamente vanno accusati i comportamenti scorretti come quelli di cui avete trattato sul vostro giornale.