Firmato l’accordo tra CONFIDA e Fondazione Banco Alimentare: la distribuzione automatica diventa solidale
Firmato l’accordo tra CONFIDA e Fondazione Banco Alimentare: la distribuzione automatica diventa solidale

La filiera della distribuzione automatica dice addio allo spreco alimentare. Un accordo nazionale firmato, nel contesto Venditalia 2022, da Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA e Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus consentirà di raccogliere le eccedenze alimentari dell’intero settore del vending in tutta Italia donandole, attraverso la rete dei Banchi Alimentari territoriali, a famiglie e persone in difficoltà.

 

Siamo veramente orgogliosi di questo accordo – ha dichiarato Massimo Trapletti – con cui le nostre aziende associate potranno contribuire all’attività meritoria che da oltre trent’anni porta avanti il Banco Alimentare. Abbiamo fatto un test su alcune aziende nostre associate piemontesi che in un anno hanno donato ben 20 tonnellate di cibo e bevande. Con questo accordo nazionale i Delegati Territoriali di Confida si collegheranno con i Banchi Alimentari del territorio e stimiamo che a regime potremmo donare, a livello nazionale, almeno 250 tonnellate di alimenti l’anno”.

 

Banco Alimentare dal 1989 recupera le eccedenze della filiera agroalimentare per ridistribuirle a 7.612 organizzazioni che offrono aiuti a 1.669.306 persone e famiglie in difficoltà. L’attività è svolta da 21 Banchi territoriali coordinati da Fondazione Banco Alimentare Onlus.

Per la gestione del progetto del settore del vending, i Banchi Alimentari regionali saranno collegati con le 11 Delegazioni Territoriali di CONFIDA a cui partecipano tutte le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione.

 

“Nuovi partner e un nuovo filone di recupero è per noi particolarmente importante – ha dichiarato Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – soprattutto nel momento attuale che vede il numero delle persone in difficoltà crescere in modo significativo. Siamo quindi grati perché solo insieme possiamo dare un contributo concreto e positivo alla convivenza sociale”.