Qualche anno fa, ben prima che in Italia ci fosse un dibattito sui temi del “plastic free”, il settore del vending, attraverso CONFIDA (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), ha iniziato a ragionare sul passaggio dall’economia lineare all’economia circolare. Questa esigenza nasceva dal fatto che in Italia ci sono oltre 800.000 distributori automatici, punti vendita “on the go” che erogano oltre 3 miliardi di consumazioni l’anno. L’80% di queste consumazioni sono prodotti caldi a base caffè (espresso, cappuccino, ecc.) e acqua.
Bere il caffè alla macchinetta è quindi una vera e propria abitudine per gli italiani. Per ragioni tecniche, legate all’automazione delle macchine e alle temperature delle bevande calde, i bicchieri devono essere in un particolare materiale plastico (PS), mentre le bottiglie d’acqua sono in PET, perché per ragioni di sicurezza non si può utilizzare il vetro. Quindi è venuto spontaneo chiederci come avremmo potuto gestire in maniera virtuosa il fine vita di questi prodotti in plastica e valutare come avremmo potuto ottenere il più basso impatto ambientale possibile per questo tipo di rifiuti.
Per farlo abbiamo coinvolto nel progetto COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e UNIONPLAST (Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche – Federazione Gomma Plastica) e dall’alleanza di queste tre importanti realtà è nato il progetto RiVending, un ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri in plastica PS (polistirolo compatto) e bottiglie in PET (polietilene tereftalato).
A fianco al distributore automatico vengono posizionati speciali contenitori nei quali gettare bicchieri e bottiglie in plastica dopo l’uso. L’obiettivo finale a cui tende il progetto, è quello di trasformare il bicchiere usato in un nuovo bicchiere (CUP2CUP) e la bottiglia in PET in una nuova bottiglia (BOTTLE2BOTTLE) creando così nel settore della distribuzione automatica un’efficiente economia circolare.
Secondo uno studio indipendente condotto da eAmbiente, ciascuno delle migliaia di cestini RiVending installati in tutta Italia, in media concorre al risparmio di ben 100 kg di CO2 all’anno.
Basta infatti un semplice gesto, conferire correttamente il bicchiere in plastica all’interno di un cestino RiVending dopo aver gustato una bevanda ad un distributore automatico, per risparmiare 6,84 gr di CO2.
RiVending consente di semplificare e rendere efficiente il processo di riciclo del materiale, viene recuperata infatti una plastica di altissima qualità e valore a monte del processo, evitando i costosi e dispersivi passaggi di separazione dalle altre plastiche e di lavaggi industriali spinti. Si tratta di un programma “zerorifiuti” perché la plastica utilizzata viene interamente riciclata e reintrodotta nel ciclo produttivo di nuovi prodotti.
Il progetto RiVending aiuta a raggiungere ambiziosi risultati in termini di sostenibilità. Rappresenta un notevole passo in avanti verso una gestione più responsabile dei rifiuti in plastica in Italia, promuove la sostenibilità e comportamenti virtuosi tra i cittadini contribuendo al rispetto dei CAM e al raggiungimento degli obiettivi di riciclo imposti dalle direttive europee.
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Per maggiori informazioni: info@rivending.eu